Famosa per le sue acque e i suoi paesaggi straordinari, la Valle Bognanco è anche meta ideale per gite ed escursioni in ciaspole. Da Domodossola parte questa valle aspra e impervia, ma non fatevi impressionare dalle sue strette gole… i paesaggi che troverete in alta quota sapranno meravigliarvi!
Da Bognanco proseguite seguendo le indicazioni per San Bernardo.
Gli itinerari per ciaspole, studiati da Marina Morandin, vi guideranno verso il Passo del Monscera e verso i Laghi di Paione, monitorati e studiati nelle loro “acque di aree remote”, collocati, come sono, in zone non inquinate e contaminate da attività umane. Questo percorso estivo per raggiungerli è facile e molto frequentato, d’inverno invece richiede esperienza in ambiente innevato, ma soprattutto in condizioni di stabilità del manto nevoso. Altri percorsi, sempre gratificanti e paesaggisticamente splendidi, sono facilmente accessibili da San Bernardo.
Ecco l’itinerario realizzato da Marina Morandin e tratto dalla guida “Ciaspole nelle Valli dell’Ossola” di Marina Morandin e Marco De Ambrosis, edita da Danilo Zanetti Editore.
Gruppo Montuoso: Alpi Lepontine – Ossola S. (Italia)
Valle: Valle Bognanco
DETTAGLI ITINERARIO
WT1 – Itinerario facile con ciaspole
Località di partenza: Alpe San Bernardo (1630 m.)
Località di arrivo: Alpe di Monscera (1979 m.)
Dislivello: 363 m. (477 m. arrivando al Passo di Monscera)
Periodo consigliato: Da Dicembre a Marzo
Lunghezza percorso: dato non disponibile
Tempo: 4 ore
Ritorna al punto di partenza: SI
Particolarità: panoramico
ACCESSO
Dall’autostrada A26 seguiamo le indicazioni per il confine di stato fino a Domodossola, uscita Bognanco. Entriamo in Domodossola fino alla rotonda che immette sulla via Generale Dalla Chiesa per poi seguire l’indicazione per Bognanco. Proseguiamo sulla strada che sale all’Alpe San Bernardo parcheggiando nei pressi della chiesetta.
ITINERARIO
Dal parcheggio prendiamo sulla sinistra la pista battuta e ci avviamo verso il rifugio San Bernardo. Proseguiamo nella traccia che si snoda in una suggestiva cornice di un secolare lariceto fino ad uscire dal bosco una volta raggiunto il meraviglioso pianoro della Piana di Ridorosso (m 1831) Iniziamo l’ultimo tratto di salita che conduce al Lago di Ragozza che si manifesta nel lucente biancore della sua veste invernale.
Da qui in pochi minuti si arriva al rifugio Gattascosa, buon punto di ristoro aperto nei fine settimana. Proseguiamo e incontriamo sulla sinistra la deviazione per il Passo del Monscera, che si raggiunge passando per l’omonimo lago. QUESTA VARIANTE E’ CONSIGLIATA ESCLUSIVAMENTE CON MANTO NEVOSO ASSESTATO E PISTA BATTUTA.
Noi continuiamo tenendo la destra e, dopo aver oltrepassato l’Alpe Micalcesti, arriviamo all’alpeggio del Monscera (m 1979). Alpe che è ancora caricata d’estate e dove si erge una grande stalla. Si scende attraverso la strada battuta dal gatto delle nevi fino all’alpe Arza e al rifugio il Dosso e da qui fino al ponte sul rio Rasiga, con una breve risalita si rientra infine all’alpe San Bernardo.
NOTE: si consiglia di contattare sempre il rifugio prima della partenza per avere indicazioni precise sul percorso e l’innevamento. Il giro ad anello può esser fatto in entrambi i sensi di marcia.
Fonte: visitossola.it
Ecco alcuni modelli di ciaspole che offrono alte prestazioni:
EQUIPAGGIAMENTO
Si consiglia di utilizzare abbigliamento da escursionismo invernale: scarponi alti alla caviglia, bastoncini telescopici, abbigliamento adeguato alla stagione, 2 moschettoni a ghiera, 7 m. di corda D.8, ciaspole, ARTVA, pala, sonda.
AVVISI DI SICUREZZA
L’escursione con le ciaspole può essere una disciplina sportiva rischiosa, che senza conoscenza specifica non bisogna praticare. Senza un completo e funzionante kit d’attrezzature di sicurezza (ARPVA), l’escursione con le ciaspole non è da intraprendere. Il maggiore pericolo di un’escursione con le ciaspole sono le valanghe. Osserva sempre l’attuale bollettino valanghe e meteorologico. Le tracce d’ascesa/discesa non sono un valido indizio per il reale rischio valanghe. In caso di emergenza il primo soccorso lo danno i propri compagni.
[expander_maker id=”1″ more=”LEGGI TUTTO” less=”CHIUDI”]Di conseguenza non intraprendere mai un’escursione con le ciaspole in solitaria. Pianifica un’escursione con le ciaspole che corrisponde alle tue abilità. La maggior parte degli incidenti in montagna vengono causati dalla sovrastima delle proprie abilità. Informatevi sulle condizioni meteorologiche e sulle condizioni del percorso prima di partire. Le escursioni con le ciaspole richiedono passo fermo, assenza di vertigini, esperienza, condizione fisica. Le condizioni meteorologiche in alta montagna possono alterare velocemente, nebbia, pioggia, neve o semplici temporali possono all’improvviso divenire pericoli mortali. È importante preparare il proprio zaino con l’attrezzatura occorrente anzitempo perché così puoi controllare se l’attrezzatura è al completo. La tradizione alpina di partire la mattina presto per le escursioni con le ciaspole è un fattore determinante per la vostra sicurezza in montagna. Nel caso in cui programmiate di pernottare in montagna e proseguire in ciaspole l’indomani, prenotate la vostra sistemazione. Badate alle leggi locali, soprattutto quelle a riguardo della tutela ambientale. Vi pregiamo di restare sui sentieri indicati perché la natura è molto sensibile e camminando fuori dai sentieri segnati danneggiate la flora e di conseguenza anche la fauna. Gli amanti della montagna riportano sempre le proprie immondizie e le smaltiscono nei centri abitati sopratutto i mozziconi delle sigarette (!). L’uso di tutti i contenuti, indicazioni e delle informazioni di sentres è esclusivamente a proprio rischio. Gli itinerari, i dati GPS, la cartina e le foto servono prevalentemente all’illustrazione delle escursioni con le ciaspole, non danno alcun preavviso di probabili pericoli, ne sono direttive definitive da seguire durante l’escursione con le ciaspole. Nonostante l’accurata ricerca non possiamo garantire la correttezza e completezza dei contenuti. In caso d’emergenza ricordate che è fondamentale poter dare informazioni precise sulla propria posizione ai servizi di soccorso.
NUMERO D’EMERGENZA IN ITALIA: 118
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