La Val Zebrù, ai piedi dell’Ortles-Cevedale, è il punto di partenza ideale per partire alla ricerca del re del Parco che in questa stagione si esibisce nelle parate d’amore.
Il Parco Nazionale dello Stelvio, il più grande dei Parchi storici italiani, è un vero e proprio paradiso degli escursionisti. Scenari differenti caratterizzati da una grande quantità di dislivelli e ambienti naturali diversi fanno da sfondo a lunghe passeggiate alla scoperta di magnifici laghi, masi di montagna, ghiacciai, foreste e praterie, il tutto dominato dalla imponente cima di alcune delle più affascinanti vette alpine. Ogni valle è uno scrigno pieno di tesori che conquisterà gli amanti del trekking alla ricerca di paesaggi incontaminati, in cui è la natura a fare da protagonista incontrastata della scena. In questo paradiso a cavallo tra Lombardia e Trentino Alto Adige ogni escursione è una piacevole sorpresa da scoprire passo dopo passo guardandosi intorno e lasciandosi avvolgere dai suoni e dai profumi della natura.
In territorio lombardo, l’esplorazione del Parco è resa ancor più speciale dalla scoperta del magnifico ghiacciaio dei Forni, il più vasto d’Italia, che rappresenta il più spettacolare di una lunga serie di ghiacciai che punteggiano l’area protetta costituendo l’area glaciale più estesa delle Alpi Centrali. Sciatori e alpinisti troveranno ghiacciai da sogno anche nella zona del Passo dello Stelvio, una delle più amate dai visitatori. Ammirando le magnifiche cascate, i torrenti, i laghi e le vallate che queste sconfinate distese di ghiaccio hanno generato nel corso dei secoli, si scopriranno altri incantevoli scenari mozzafiato, come i sorprendenti coni di deiezione della Val Venosta o la lunga Val Martello dominata dalla sagoma imponente del Cevedale, la Val Trafoi, vegliata dall’Ortles, le valli dell’Adda e del Braulio punteggiate di rupi, pareti calcaree e strapiombi rocciosi, la Val d’Ultimo, costellata di laghi, e la Valle Peio e la Valtellina con le loro acque benefiche.
Ma chi decide di dedicarsi all’esplorazione del Parco non godrà soltanto di magnifici paesaggi, ma rimarrà anche incantato dalla vista delle meravigliose creature alpine che si aggirano nel territorio dell’area protetta, come gli splendidi scoiattoli, le lepri, le volpi, gli stambecchi, i camosci, le aquile e i gipeti che popolano, soprattutto, la Val Zebrù, la meta ideale per chi desidera osservare gli animali nel loro ambiente naturale. Sovrano incontrastato della fauna del Parco, il cervo in autunno diventa “l’osservato speciale” delle escursioni stagionali. In questo periodo dell’anno, infatti, i maschi mettono in atto le loro parate per la conquista delle femmine accompagnandole con i caratteristici bramiti che risuonano nei boschi durante tutta la giornata ma soprattutto al calar della sera, quando il richiamo d’amore diventa più intenso.
Proprio per lasciarsi avvolgere dalla magica atmosfera che si crea nel Parco dopo il tramonto, quando gli scenari sono resi ancor più affascinanti dal suono del bramito del re dello Stelvio, l’Ente di gestione propone una serie di safari notturni dedicati all’osservazione dei cervi, da effettuare autonomamente oppure con l’accompagnamento di guide esperte. I percorsi escursionistici sono numerosi e propongono differenti alternative in base al livello di allenamento e di esperienza. Raggiungendo facilmente la Val Zebrù da Bormio e lasciando l’auto nei pressi di S. Nicolò Valfurva, si potranno intraprendere sorprendenti itinerari nella magnifica valle ai piedi del massiccio Ortles-Cevadale dove non si dovrà faticare molto per avvistare queste magnifiche creature che rendono l’autunno nel Parco ancora più sorprendente e affascinante. Fonte: turismo.it/natura – Autore: Eleonora Autilio