Se non hai mai camminato in montagna e conduci una vita sedentaria devi sapere che anche una breve escursione di 400-500 mt di dislivello sarà sufficiente a stancarti per bene e causarti il giorno dopo più di qualche dolore muscolare alle gambe. Proprio per questo non ti devi assolutamente vergognare di iniziare con qualcosa di veramente soft che non superi i 300-400 mt di dislivello, equivalenti a circa 1 ora di camminata in salita a ritmo blando. Nell’ottica di lasciare il tempo al tuo fisico di abituarsi a questo nuovo tipo di sforzo, la cosa migliore è iniziare molto gradualmente badando a dosare bene lo sforzo in funzione del tipo di terreno (accidentato, scorrevole ecc…) e dei cambi pendenza che incontrerai durante il cammino. Se sei in compagnia di qualcuno un metodo valido per riconoscere quanto sei sotto sforzo è quello di parlare: se riesci a farlo abbastanza tranquillamente vorrà dire che sei sulla buona strada e che il passo che stai tenendo è quello giusto per te.
Per scegliere i percorsi adatti alle tue prime escursioni in montagna ti consiglio di individuare, con l’ausilio di una cartina topografica, dei sentieri con una pendenza piuttosto “morbida”. Questo lo puoi fare abbastanza facilmente guardando le isoipse o curve di livello, ovvero quelle linee riportate sulla carta che uniscono tutti i punti sul terreno aventi la stessa altezza rispetto al livello del mare. Più le isoipse sono vicine tra loro maggiore sarà la pendenza del terreno.
In genere, partendo da zero, per riuscire ad attenersi senza grosse fatiche ai tempi di un escursionista medio ti basteranno una decina di escursioni di almeno una mezza giornata da fare ogni week end badando bene di rispettare una certa progressività di lunghezza e dislivello nella scelta dei percorsi. Durante la settimana poi, una camminata in salita a ritmo spedito di almeno un’ ora è il minimo che ci vuole per non arrugginire troppo…
Con il tempo e la dovuta costanza riuscirai a compiere i fatidici 1000 metri di dislivello in salita in poco più di due ore senza affaticarti troppo. Un obiettivo non impossibile che ti permetterà di spassartela bene ad ogni escursione.
Altri articoli correlati:
Allenamento per chi è già un camminatore
Come verificare il proprio stato di forma nel corso del periodo di allenamento?
Allenamento per il trekking: i consigli di un accompagnatore di montagna
Fonte: http://www.ilmountainrider.com | Autore: Fabrizio Vago
// ]]>