Imbattersi in un orso non è affatto frequente, ma ecco i consigli da seguire in caso di incontri ravvicinati col grande mammifero
Incontrare un orso resta un evento straordinario, anche se negli ultimi giorni gli avvistamenti sono stati più frequenti, specialmente nella provincia di Vicenza, in particolare ad Enego sull’Altopiano di Asiago dove nella scorsa settimana un orso bruno ha azzannato tre vacche al pascolo.
Le abitudini alimentari dell’orso sono abbastanza conosciute, al punto che viene definito un onnivoro opportunista, nel senso che mangia tutto ciò che trova, con grande predilezione per la carne (basti guardare la dentatura e lo stomaco che è molto diverso da quello degli erbivori). Questo non significa che non cerchi il cibo, lo fa per la maggior parte del tempo e soprattutto in orario crepuscolare-notturno in funzione di ciò che le varie stagioni dell’anno offrono. Capita perciò che in primavera la ricerca del cibo miri ad erbe ed insetti, e via via durante la stagione si sposti verso frutta, ghiande, e bacche di cui è ghiotto.
Nel caso in cui dovesse accadere di avere un incontro con un orso, trattandosi in ogni caso di un animale selvatico, andrà trattato con rispetto ed attenzione, specialmente a causa della sua forza e rapidità di movimento sia a terra che in acqua, a dispetto della sua mole imponente.
L’orso, animale per sua natura schivo e di indole poco aggressiva, viene studiato e monitorato dal Corpo forestale dello Stato, che tenta di arginare il rischio di estinzione e contribuisce alla sua sopravvivenza grazie al mantenimento dell’habitat naturale nel quale vive, principalmente l’Appennino e le Alpi Orientali.
Di seguito alcuni consigli per non mettere a rischio la propria incolumità in caso di incontri fortuiti.
- Prima di tutto va chiarito che l’orso potrebbe reagire ad un incontro con l’uomo alzandosi sulle due zampe posteriori. Questo atteggiamento serve solo per “ascoltare” meglio ciò che gli sta attorno, capire da dove arriva un odore o un rumore e regolarsi di conseguenza. È una posizione difensiva che serve a capire cosa accade e, dopo aver individuato la provenienza, scappare in direzione contraria. Nella maggioranza dei casi riconoscendo la presenza come umana tornerà alla posizione quadrupede e si allontanerà. L’uomo si porta dietro un sacco di odori che per l’animale sono sconosciuti e tutt’altro che piacevoli: saponi, dopobarba, deodoranti, detersivi ed ammorbidenti per gli indumenti. Ne deriva che quando uno di noi entra nel raggio d’azione di un orso l’animale tende ad allontanarsi molto velocemente perché, e questo è un altro assunto molto importante da rimarcare, l’uomo è un incontro sgradito;
- se si avvista un orso è sempre meglio farsi sentire, anche se un avvistamento ravvicinato potrebbe causare allarme nell’animale ed indurlo, per difendersi, a simulare un attacco, che di solito è un falso attacco;
- qualora si avvisti un orso o i suoi cuccioli ad una distanza ragguardevole è fondamentale non avvicinarsi ma godere della fortuna dell’avvistamento dal luogo sicuro. Quando c’è l’occasione di vedere cuccioli, certamente è forte l’istinto e la voglia di avvicinarsi, ma è altamente sconsigliato specialmente perché la mamma orsa sarà nei dintorni e non gradirebbe l’avvicinamento ai suoi piccoli. L’orso non è un animale territoriale, anche se ogni animale ha un’area che frequenta con una certa assiduità. Vive da solo, a meno che non si tratti di una femmina con i cuccioli, che restano con essa in genere per 14-15 mesi circa. Quello della femmina con i cuccioli è l’unico caso in cui ci si può attendere un tentativo di aggressione, perché – come tutte le mamme – la femmina difende strenuamente i cuccioli. A questo va aggiunto che tra i sessi non c’è dimorfismo, cioè non è possibile dire se un orso sia maschio o femmina dalla semplice osservazione. Valutazioni più accurate si possono fare solo se ci sono due orsi in accoppiamento, in qual caso il maschio sarò riconoscibile per le maggiori dimensioni, e se c’è una femmina con i cuccioli;
- se si incontra un orso lungo un sentiero, fatto improbabile ma non impossibile, conviene alzare le braccia, fare rumore in modo da allontanare l’animale. Mai ovviamente correre dietro allo stesso. Se l’incontro dovesse avvenire invece a distanza ravvicinata è bene non scappare ma allontanarsi lentamente non ostruendo la via di fuga anche all’orso e nel male augurato e insolito caso di attacco, che giova sottolineare in Italia non si è mai verificato, si può tentare di porre tra sé e il mammifero borse, zaini o altri oggetti per proteggersi;
- se si avvista un orso che si sta alimentando su una carcassa o su altro materiale (arnie, alberi da frutto, ecc.) si può tentare semplicemente di fare dei rumori per allontanarlo se ci si trova nei pressi di un centro abitato. Se tutto ciò avviene in ambiente rurale e montano, è consigliabile permettere all’orso di finire il cibo e poi togliere ciò che resta, in modo da evitare che l’animale torni;
- tutti quelli che vivono in zone con presenza di orsi dovrebbero avere delle protezioni, come recinti elettrificati o porte robuste, per proteggere gli animali domestici.
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Fonte: www.corpoforestale.it
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