Un albero isolato è ideale per fornire indicazioni sull’orientamento, soprattutto se si trova in un’area esposta agli agenti atmosferici, come in una aiuola di una città. Se però ci troviamo in un bosco, dobbiamo scegliere un albero dominante, quello cioè che appare più in alto, più vecchio e più robusto, perché rivela con maggiore chiarezza l’impatto con gli agenti atmosferici.
Scegliamo, se possibile, un albero che perde foglie piuttosto che sempreverde, perché su di esso gli adattamenti ambientali, che possono essere letti, saranno di solito più pronunciati. Giriamo tutto intorno all’albero e osserviamolo accuratamente per valutare quale lato sembra più pesante e la crescita più folta: con buona probabilità questo è il lato esposto a Sud, e più sarà pronunciata questa differenza più si potrà fare affidamento su tale metodo.
Il fusto e i rami di un albero tendono a curvarsi verso la luce (nel nostro emisfero verso Sud). Prestare quindi attenzione ai rami che si trovanosui due lati di uno stesso albero: quelli che crescono sul lato più illuminato si svilupperanno orizzontalmente in direzione alla luce, mentre i rami che si trovano sul lato più buoi tenderanno a crescere verso l’alto. Per questo motivo, guardando da oriente o da occidente gli alberi del nostro emisfero sembra che disegnino una sorta di “V” tra i rami (effetto spunta) – fenomeno che è più evidente quando gli alberi sono senza foglie.
Anche un albero abbattuto aiuta per l’orientamento attraverso l’osservazione degli anelli di accrescimento del ceppo (parte inferiore della pianta, da cui si alza il tronco e si diramano le radici). Sui ceppi di un albero abbattuto gli anelli di crescita sono più ampi nel lato Sud.
In una zona dove spira spesso un certo vento, i rami e le cime degli alberi tendono a curvarsi in base alla direzione in cui esso soffia. Se in una zona tira spesso la Tramontana i rami e le cime degli alberi tendono a piegarsi verso Sud. Quindi il lato verso il quale risultato sono piegati gli alberi è il Sud.
Se però non si conosce la direzione prevalente del vento, è possibile dedurla utilizzando inizialmente il Sole o le stelle [vedi STELLE] o qualche altro indicatore e osservando poi l’effetto sull’albero.
La corteccia degli alberi ad alto fusto che hanno la parte rivolta a Nord generalmente è coperta dal muschio per maggiore umidità [vedi articolo MUSCHI]. I tronchi hanno i corrugamenti della corteccia più evidenti e profondi nel lato Sud.
Fonte: Testo tratto dal vocabolario dell’orientamento naturale dell’opuscolo “Mi sono perso” di Frate Indovino