Itinerario spettacolare dal punto di vista paesaggistico, senza alcuna difficoltà tecnica, ma che può essere più o meno impegnativo a seconda di dove si lascia l’auto. E’ senza dubbio uno dei luoghi più incantevoli della Valmalenco ove ammirare la vista del Pizzo Scalino innevato ed i panorami del gruppo del Disgrazia e del Bernina in lontananza.
Gruppo Montuoso: Pizzo Scalino (Italia)
Valle: Valmalenco
DETTAGLI ITINERARIO
WT2 – Itinerario Escursionistico con ciaspole
Località di partenza: Parcheggi Campo Moro
Località di arrivo: Alpe Prabello – Rifugio Cristina
Dislivello: 730 m
Lunghezza percorso: 6,8 km
Tempo: 3 or3 e 30 minuti
Ritorna al punto di partenza: SI
Particolarità: naturalistiche – paesaggistiche
Punti appoggio: Campo Franscia | Campo Moro | Alpe Campascio | Alpe Campagneda | Alpe Prabello | Rifugio Cristina
ITINERARIO
Da Campo Franscia la strada continua fino a Campo Moro (1.900 m), ma in questo caso la situazione è più problematica, in quanto durante la stagione invernale la condizione del fondo stradale è spesso proibitiva a causa del ghiaccio, quindi può essere opportuno lascare l’auto a Campo Franscia e proseguire camminando. Se il meteo è favorevole e si riesce ad arrivare fino a Campo Moro con l’auto, si può lasciarla in un piccolo parcheggio sulla destra, nei pressi del quale si trovano le indicazioni per l’Alpe Campascio e Campagneda.
Una volta indossate le ciaspole, si inizia a salire, dapprima lungo la strada, quindi seguendo un largo sentiero attraverso i boschi. Dopo avere superato l’Alpe Campascio (2.078 m) e le sue caratteristiche baite in legno, si prosegue fino all’Alpe Campagneda (2.145 m).
Poco sopra l’alpeggio si trova il Rifugio Cà Runcasch, che offre una sistemazione pet-friendly con vista sulle montagne e parcheggio privato.
Da qui si continua verso l’Alpe Prabello e il Rifugio Cristina. Salendo senza troppa fatica si può ammirare un panorama tra i più belli delle Alpi lombarde, un continuo alternarsi tra docili dossi innevati e le ripide rocce imbiancate dello Scalino.
Dal rifugio si continua, quindi, dritto per pochi metri per poi deviare sulla destra (seguendo i cartelli gialli, indicanti il rifugio Cristina, evitando con attenzione di scendere verso il ristoro Alpe Largone o lungo la carrozzabile estiva). Senza perdere quota si cammina per un primo tratto pianeggiante e, quindi, lungo alcuni leggeri pendii. Al termine dell’ultima breve salita si prò intravedere la conca dell’Alpe Prabello.
Si scende dunque leggermente e, proseguendo verso il pizzo Scalino, si giunge in vista del Santuario Madonna della Pace e, poco dopo, delle baite e del Rifugio Cristina (2.287 m). La conca offre un colpo d’occhio di rara bellezza, un perfetto connubio tra ambiente naturale – il paesaggio è davvero da favola – e opera dell’uomo, con le baite in pietra curate e sapientemente ristrutturate, seguendo i canoni architettonici tradizionali.
La discesa verso valle può essere effettuata dalla stessa via dell’andata.
Fonte: .valtellinasport.com
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AVVISI DI SICUREZZA
L’escursione con le ciaspole può essere una disciplina sportiva rischiosa, che senza conoscenza specifica non bisogna praticare. Senza un completo e funzionante kit d’attrezzature di sicurezza (ARPVA), l’escursione con le ciaspole non è da intraprendere. Il maggiore pericolo di un’escursione con le ciaspole sono le valanghe. Osserva sempre l’attuale bollettino valanghe e meteorologico. Le tracce d’ascesa/discesa non sono un valido indizio per il reale rischio valanghe. In caso di emergenza il primo soccorso lo danno i propri compagni.
[expander_maker id=”1″ more=”LEGGI TUTTO” less=”CHIUDI”]Di conseguenza non intraprendere mai un’escursione con le ciaspole in solitaria. Pianifica un’escursione con le ciaspole che corrisponde alle tue abilità. La maggior parte degli incidenti in montagna vengono causati dalla sovrastima delle proprie abilità. Informatevi sulle condizioni meteorologiche e sulle condizioni del percorso prima di partire. Le escursioni con le ciaspole richiedono passo fermo, assenza di vertigini, esperienza, condizione fisica. Le condizioni meteorologiche in alta montagna possono alterare velocemente, nebbia, pioggia, neve o semplici temporali possono all’improvviso divenire pericoli mortali. È importante preparare il proprio zaino con l’attrezzatura occorrente anzitempo perché così puoi controllare se l’attrezzatura è al completo. La tradizione alpina di partire la mattina presto per le escursioni con le ciaspole è un fattore determinante per la vostra sicurezza in montagna. Nel caso in cui programmiate di pernottare in montagna e proseguire in ciaspole l’indomani, prenotate la vostra sistemazione. Badate alle leggi locali, soprattutto quelle a riguardo della tutela ambientale. Vi pregiamo di restare sui sentieri indicati perché la natura è molto sensibile e camminando fuori dai sentieri segnati danneggiate la flora e di conseguenza anche la fauna. Gli amanti della montagna riportano sempre le proprie immondizie e le smaltiscono nei centri abitati sopratutto i mozziconi delle sigarette (!). L’uso di tutti i contenuti, indicazioni e delle informazioni di sentres è esclusivamente a proprio rischio. Gli itinerari, i dati GPS, la cartina e le foto servono prevalentemente all’illustrazione delle escursioni con le ciaspole, non danno alcun preavviso di probabili pericoli, ne sono direttive definitive da seguire durante l’escursione con le ciaspole. Nonostante l’accurata ricerca non possiamo garantire la correttezza e completezza dei contenuti. In caso d’emergenza ricordate che è fondamentale poter dare informazioni precise sulla propria posizione ai servizi di soccorso.
NUMERO D’EMERGENZA IN ITALIA: 118
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Per ulteriori informazioni:
Web: www.sondrioevalmalenco.it
E-Mail:info@sondrioevalmalenco.it
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