Escursione impegnativa su terreni selvaggi su sentiero segnato ma talvolta poco intuitivo; la zona è decisamente poco frequentata, priva di punti d’appoggio e richiede vera esperienza escursionistica e in parte alpinistica.Gruppo Montuoso:
Dolomiti Friulane (Italia)
Valle: Val Cimoliana – Val Settimana
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[mks_highlight color=”#ffff66″]EE – Itinerario Escursionistico per Esperti[/mks_highlight]
Trattasi di sentiero o traccia su terreno sconnesso e/o scivoloso che può presentare anche tratti esposti; Percorsi con attraversamento di pietraia d’alta quota; Itinerari con tratti privi di segnalazioni e di punti di riferimento. Alcuni itinerari possono essere attrezzati con corde fisse o semplici tratte di ferrata.
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[toggle title=”ALTRE INFORMAZIONI”]
Località di partenza: Forni di Sotto (UD) (777m)
Località di arrivo: Forni di Sotto (UD) (777m)
Dislivello: 1391 m.
Tempo: 6/8 ore
Peculiarità geologiche: pareti e paesaggi dolomitici
Peculiarità Botaniche: antiche faggete, flora delle rupi e dei ghiaioni
Peculiarità faunistiche: Abbondanza di cervi e camosci, galliformi, aquila. Zone sporadicamente frequentate da orso e lince.
Periodo consigliato: Da Giugno a Ottobre.
Segnavia: segnavia bianco rossi CAI 364, bollini rossi da fine sentiero fino in cima
Punto d’appoggio: Nessuno
Punti di interesse: Fiume Tagliamento, Teleferica Val Poschiadea, esperienza wilderness, panorami grandiosi
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[toggle title=”ITINERARIO”]
Le difficoltà alpinistiche di questo sentiero sono basse e nel tratto finale (I° grado UIAA) ma bisogna avere il piede saldo: il canale-camino dopo la forcella Col Della Valle, sotto la cresta terminale, è ripido ed esposto.
Dall’abitato di Forni di Sotto si scende fino alla frazione di Vico e poi, seguendo le indicazioni per la “Val Poschiadea” la strada asfaltata che scende al guado sul Tagliamento (690 m. s.l.m, di solito da fare in auto o in acqua). Attraversato il Tagliamento inizia la strada sterrata (segnavia 364) che seguiamo fino ai Fienili Covardins (952 m. s.l.m) e poi il sentiero fino alla stazione di partenza della vecchia teleferica per il legname.. Restando a sinistra del torrente fino in località Rubarai, al bivio si abbandona il segnavia 364 per proseguire diritti.
Il sentiero è segnalato ma ora è decisamente più ripido e selvaggio con due attraversamenti del torrente (ultima risorsa idrica) non di immediata individuazione.
Si continua così a salire in ambienti poco frequentati e selvatici arrivando ai piedi delle stupende pareti nord del Chiarescons, per percorrere poi tutta la fantastica valle dove è piuttosto difficile seguire il sentiero tracciato fino alla panoramica forcella Col della Valle (1820 m). s.l.m.).
Dalla forcella si sale a destra seguendo i bollini segnavia rossi, per gli erti prati alti del Chiarescons fino ad una paretina di due o tre metri, che presenta difficoltà alpinistiche contenute; superata l’asperità per un canalino ghiaioso si raggiunge la prima cima ( I° UIAA)
Proseguendo lungo la cresta e scendendo di un paio di metri sul versante sud fino alla cima contrassegnata dalla croce 40 minuti (2168 m. s.l.m.). Da qui si gode di un panorama mozzafiato che spazia dall’Amariana di Tolmezzo alla Croda di Toni e alle più famosissime tre cime.
Fonte: parcodolomitifriulane.it
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