Andare in giro per trovare i funghi porcini è senz’altro uno svago, un divertimento, ma rappresenta anche un modo per studiare approfonditamente questo profumato e rinomato frutto tipico del sottobosco. Tuttavia quando si decide di intraprendere questa ricerca è importante adottare precauzioni di ogni genere che di seguito elenchiamo.
Innanzitutto, se non si conosce a fondo la zona di ricerca, è importante andarci sempre quando c’è luce a sufficienza, quindi, mai di sera (meglio al mattino presto). In questo modo ci si può orientare meglio e godersi anche lo spettacolo e il profumo della natura. L’equipaggiamento deve essere particolarmente curato, quindi conviene utilizzare scarpe antisdrucciolo o stivaletti in gomma poiché, al mattino il terreno è molto scivoloso a causa della rugiada notturna che si accumula in grande quantità.
Camicie a maniche lunghe e pantaloni lunghi, servono invece a proteggersi da erbe urticanti e da insetti come ad esempio le zanzare, che si trovano negli acquitrini o eventuali parassiti. Se inoltre del bosco non si possiede una buona mappatura, bisogna evitare di inoltrarsi in sentieri ripidi ed isolati dove c’è il pericolo di trovare precipizi e grosse buche. Se il periodo è particolarmente piovoso è sempre meglio tenere nello zaino qualche indumento impermeabile. Infine è opportuno informare dell’escursione parenti e amici o anche guardie forestali nel caso si dovesse smarrire la via del ritorno. Questi sono i consigli principali e fondamentali per cercare i funghi porcini. Fatta quindi questa doverosa serie di raccomandazioni, entriamo nel vivo del tema trattato, cominciando a parlare dei funghi porcini, del luogo migliore per trovarli e come raccoglierli.
I funghi porcini sono ben visibili in quanto, la loro sagoma fuoriesce di molto dal terreno quindi non è assolutamente necessario (anche perché proibito) scavare a fondo per identificarli. Nel momento stesso che vengono individuati bisogna afferrarli per il gambo e fargli fare una piccola rotazione in modo che i funghi vengono estirpati alla radice anzichè spezzati come capita a molti principianti che in questo modo arrecando anche un danno ambientale.
Dopo averli raccolti, vanno ripuliti dal terriccio rimasto attaccato al gambo e conservati in una scatola rigida o in un cesto, in modo da tenerli arieggiati e poterli trasportare integri anzichè schiacciati o deformati. I migliori funghi porcini sono quelli con la testa lucida, integri dal punto di vista strutturale e non fradici, anche perché in questo caso potrebbero rivelarsi pericolosi a fini della commestibilità. Un’ultima precauzione da prendere, è quella di evitare la raccolta di funghi se si nota nelle immediate vicinanze qualche residuo metallico arrugginito, poiché i funghi in zone altamente inquinate agiscono come una spugna e ne assorbono le sostanze nocive.
Fonti: http://faidatemania.pianetadonna.it