Qual’è la miglior stagione per le escursioni in montagna? Domanda difficile che presuppone a mio avviso non un unica risposta! Proprio per questo ho pensato di mettere giù nero su bianco tutta una serie di considerazioni su cosa può offrire la montagna all’escursionista nel corso delle quattro stagioni.
Primavera, estate, autunno, inverno ogni stagione è buona per camminare in montagna! La natura non mancherà di emozionarti con il suo lento mutare. Solo frequentando i sentieri tutto l’anno potrai percepire quelle sottili differenze che segnano il passaggio da una stagione all’altra. Questo passaggio avviene quasi sempre dolcemente e si manifesta con delle sfumature. La cosa che trovo più intrigante è quella che ogni giorno è buono per stupirsi dei piccoli dettagli che annunciano l’arrivo o la fine di una nuova stagione.
Il rumore dei primi fiocchi di neve che cadono sulla foglia secca, il gorgoglio del torrente che riprende vigore dopo un lungo inverno, le marmotte che giocano a rincorrersi sotto il sol leone, gli aghi dorati dei larici in autunno sono solo alcune delle situazioni che potrai vivere camminando in montagna tutto l’anno.
Escursioni in primavera
In primavera la flora e la fauna si risvegliano. Tuttavia in quota può esserci ancora molta neve! Anche se rimaniamo a bassa quota il mio consiglio è quello di fare particolare attenzione alle lingue di neve dura (soprattutto ad inizio primavera) che spesso interrompono i sentieri in prossimità di canali o impluvi. Le giornate sono ormai abbastanza lunghe per cui è già possibile programmare delle escursioni di una certa durata anche se i rifugi di montagna normalmente sono ancora chiusi (apertura generalmente in tarda primavera dai primi di giugno in poi). Quasi sempre, almeno la prima parte della primavera si caratterizza per la dinamicità del meteo: giornate bellissime e calde si alternano assai rapidamente a giornate fredde e ventose con altre piovose con rovesci frequenti. Per i meteorologi è spesso difficile fare delle previsioni sempre esatte e dettagliate.
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Escursioni in estate
Estate tempo di lunghe escursioni e trekking in quota anche di più giorni! In questa stagione abbiamo a disposizione l’intero patrimonio escursionistico e la massima disponibilità di ore di luce! Anche i siti più in quota risultano infatti (quasi sempre) liberi dalla neve e i rifugi invitano a fare una sosta. L’unico inconveniente è il sole spesso troppo forte che potrebbe a volte limitare il piacere della gita e nei casi estremi aumentare il pericolo di colpi di calore. In questi casi è meglio camminare nelle prime ore del giorno. Un’attenzione particolare va riposta ai temporali di calore, fenomeni brevi ma violenti (con fulmini) di difficile previsione.
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Escursioni in autunno
L’autunno è forse la stagione migliore per camminare in montagna. E’ vero che le giornate sono corte e che i rifugi sono chiusi ma l’atmosfera di tranquillità e di rilassatezza che si respira girovagando per sentieri in questo periodo è qualcosa di unico e di prezioso. Come unici sono i colori di cui la montagna si tinge, colori che durano spesso il tempo di poche giornate. Generalmente molti sono i periodi di meteo stabile e con il passare dei giorni il rischio di temporali di calore tipici del periodo estivo cala notevolmente. Il caldo quando c’è è molto più sopportabile e questo induce a frequentare più volentieri anche la fascia di media e bassa montagna che viene spesso snobbata per le alte temperature nella stagione estiva. L’aria molto più secca poi rende più definiti i panorami e i contorni delle montagne regalando incredibili giochi di luce e forti contrasti.
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La bellezza di camminare in autunno
Escursioni in inverno
Le escursioni invernali hanno un loro fascino tutto particolare. Questo è a mio avviso il periodo migliore per frequentare i sentieri di bassa montagna finalmente spogli da vegetazione e liberi da alte erbe. La neve solo occasionalmente si spinge sotto i 700-800 metri e anche se succede la sua permanenza è limitata a pochi giorni. Inoltre il rischio zecche è molto ridotto rispetto alla primavera e all’estate e quindi ci si potrà muovere con più disinvoltura e con meno preoccupazioni di trovare sulla propria strada questi animalacci! Se invece vogliamo spingerci più in alto per godere dei silenzi e della magia della neve occorre farlo con cognizione di causa e con la dovuta preparazione ed esperienza. Fondamentale per orientarsi in ambiente innevato è sapere padroneggiare bene cartina e bussola in quanto le marcature dei sentieri risultano molto meno evidenti (la maggior parte rimangono sotto la neve) e non da ultimo occorre conoscere e saper valutare i pericoli della montagna invernale.
Insomma tutte le stagioni sono buone per camminare in montagna e ognuna a modo suo è sempre speciale. E poi camminare costa poco e porta grandi benefici al corpo e alla mente. E’ un attività che non ammette scuse perché puoi farla con il sole, con la pioggia e in tutte le stagioni!
Fonte: ilmountainrider.com – Autore: Fabrizio Vago