Il Rifugio Alpe Piazza è situato a 1830 m sotto il crinale che unisce il Monte Lago e il Monte Baitridana. Accoglie gli escursionisti che, dopo aver attraversato i suggestivi maggenghi di Scoccia, Corte Grassa, Corte Grande e Baitridana, arrivano all’Alpe Piazza, splendido alpeggio inserito nel Parco delle Orobie Valtellinesi.
Gruppo Montuoso:
Alpi Orobiche Valtellinesi(Italia)
Valle: Valle di Albaredo
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[toggle title=”DIFFICOLTÀ” state=”opened”]
[mks_highlight color=”#ffff66″]E – Itinerario Escursionistico[/mks_highlight]
Itinerario che si svolge su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce su terreno vario (pascoli, pietraie, detriti), di solito con segnalazioni. Possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppa a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate.
Può avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi ne impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (cavi, scalette, pioli) che però non richiedono l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, ecc).
Richiede un certo senso d’orientamento, una certa conoscenza ed e esperienza di ambiente alpino, allenamento alla camminata, calzature ed equipaggiamento adeguati.
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[toggle title=”ALTRE INFORMAZIONI”]
Località di partenza: Albaredo per San Marco
Quota di partenza: 1350 m | Dislivello: 485 m | Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 minuti
Periodo di Apertura: da giugno a settembre e nei fine settimana
Gestione: Cavalli Nadia
Tel. rifugio +39 335 7085054 | Tel. casa +39 0342 616345
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[toggle title=”COME SI RAGGIUNGE”]
Per accedere al rifugio si imbocca a Morbegno, dalla piazza dellospedale, la strada per il passo S. Marco. Qui possiamo azzerare il contachilometri e iniziare a salire per la valle del Bitto. Questa valle prende il nome dal torrente che vi scorre ed è famosa anche per il gustoso formaggio che vi si produce, il bitto appunto. Superiamo Albaredo, ultimo centro della valle e arriviamo fino al chilometro 15,100, dove troviamo una stradina asfaltata che sale sulla sinistra e diversi cartelli indicatori per il rifugio Piazza e il bivacco Legui. Le possibilità di parcheggio sono assai scarse, al limite si potrebbe retrocedere di circa 800 metri dove vi è ampio spazio allinterno di un tornante. Siamo a quota 1350. Iniziamo a salire lungo la stradina ma, fatti pochi metri, già la abbandoniamo per imboccare una evidente mulattiera sulla destra. Il percorso è ben segnalato con delle bandierine di colore rosso-bianco-rosso; basta seguirle sempre per non sbagliare. Ad ogni modo, da qui in poi diamo una descrizione dettagliata del cammino. Saliamo, dunque, nel bosco di faggi e pini silvestri e già ne usciamo alla prima curva a destra. Questo tratto è abbastanza ripido. Rasentiamo poi tre case e una fontana in località Scoccia (m.1450). Verso quota 1500 passiamo dalla Corte Grassa: anche qui troviamo una baita ed una fontana. Prendiamo a destra e, al successivo bivio, a sinistra, in salita. Successivamente (quota 1580) ci troviamo di fronte altre costruzioni, le raggiungiamo e le superiamo, lasciandole alla nostra sinistra. Il sentiero concede ora una tregua e percorriamo un tratto in piano. Oltre lultima casa, ad un bivio, prendiamo a sinistra in salita e troviamo un cartello che ci segnala che ci troviamo alla Corte Grande. Oltrepassata unaltra fontana, entriamo in un bosco di conifere. Quando ne usciamo (quota 1750), siamo in vista di altre baite. Troviamo lindicazione per il rifugio e per il Monte Pisello e prendiamo il sentiero in salita. Tenendoci a monte delle baite, ad un bivio segnalato proseguiamo diritti, in piano. Un altro cartello ci indica che siamo a Baitridana, sul sentiero n. 3, della transumanza. Un ultimo tratto in lieve ascesa tra gli alberi ci conduce allAlpe Piazza, dove troviamo il rifugio. Il tempo impiegato è di un’ora e mezza. Lungo tutto il percorso abbiamo incontrato in grande quantità ginestre, erica, mirtilli, funghi e insetti vari, quali farfalle, cavallette, cicale e.. ahimè, anche tafani, contro i quali è opportuno premunirsi con le apposite creme. Dal rifugio si gode di uno splendido il panorama sullintera catena orobica. Segnaliamo anche un altro itinerario, che sale direttamente da Albaredo e passa per i Cornelli. In questo caso il dislivello è di circa 900 metri. La zona è molto frequentata d’inverno dagli amanti dello scialpinismo.
Fonte: waltellina.com – Autore: R. Moiola – D. Discacciati
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ESCURSIONI
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