Situato a 2385 m su un promontorio affacciato sul lago artificiale di Gera alla testata della Valle di Campo Moro e all’imbocco della Val Fellaria. Inoltre è la tappa più suggestiva del Tour del Bernina ed è un’ottima base d’appoggio per numerosi sport di montagna come: lo sci alpinismo, l’alpinismo classico, l’arrampicata sportiva, il canyoning, il trekking e la mountain bike. Facilmente raggiungibile agli amanti di montagna di ogni età.
Gruppo Montuoso: Bernina – Disgrazia (Italia)
Valle: Valmalenco
DETTAGLI ITINERARIO
E – Itinerario Escursionistico
Località di partenza: Diga di Gera
Quota di partenza: 2070 m | Dislivello: 300 m
Tempo di percorrenza: 1 ora
Periodo di Apertura: Luglio/Agosto + week end metà Settembre
Posti letto: 60 posti (5 posti nel periodo invernale)
Gestione: CAI – Sezione di Milano (MI)
Tel. +39 0342 451178
Itinerario Sintetico: 1. Campo Moro (1978 m) | 2. Lago di Campo Gera (2000 m) | 3. Alpe Fellaria / Rifugio Bignami (2400 m)
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Salendo da Lanzada, lungo la strada che conduce ai bacini di Campo Moro e Gera si incontra l’agglomerato di Franscia, piccola frazione abitata soprattutto nei mesi estivi. Proseguendo per altri 6 Km circa, dopo aver transitato per otto gallerie, si accede all’ampia area di sosta a Campo Moro (1978 metri). Chi vuole raggiungere il Rifugio Zoia lascia qui l’automobile e si incammina per l’ampia mulattiera che in 3, si proprio 3, minuti porta all’agognata meta. Dispone di 40 posti letto ed è aperto da marzo a maggio per gli sci alpinisti e poi da giugno a fine settembre.
Situato in una pineta di larici e gembri, il rifugio Zoia domina dall’alto il bacino artificiale di Campo Moro. Da qui è possibile proseguire con un comodo sentiero per l’Alpe Campagneda e visitare i suoi bellissimi laghetti oppure continuare per l’ascesa al Pizzo Scalino.
Per approdare al Rifugio Bignami bisogna invece transitare lungo la strada sterrata fino alla diga di Alpe Gera. Lasciata l’automobile nell’ampio posteggio, si sale in direzione della casa dei guardiani o utilizzando la strada sterrata, chiusa al traffico oppure il ripido sentiero che si sviluppa proprio ai piedi del promontorio roccioso che ospita l’edificio dell’Enel (2000 metri).
Arrivati al basamento del muro di contenimento, lo si risale utilizzando l’aerea passerella e una volta in cima ci si rende conto dell’enorme quantità di acqua intrappolata per usi idroelettrici. Si percorre l’intero camminamento della diga fino a raggiungere il sentiero che si sviluppa lungo le pendici del Sasso Moro.
Il tracciato, che si snoda parallelo al bacino, tra pascoli di alta quota e pietraie, con l’aiuto di diversi tornanti sale fino all’Alpe Fellaria dove sorge il Rifugio Bignami (2400 metri, 2:00 ore).
Posto su un dosso a picco sul lago artificiale, dispone di 45 posti letto ed è aperto da metà giugno a fine settembre. Un tempo utilizzato come base di appoggio per le escursioni nel gruppo del Bernina, oggi è sfruttato soprattutto dai turisti che vogliono fare una breve scampagnata.
Da qui parte anche il sentiero glaciologico “Luigi Marson”che permette di conoscere le varie posizioni del ghiacciaio di Fellaria da fine ottocento ad oggi e scoprire come il ghiaccio abbia inciso profondamente sul paesaggio circostante. Per il ritorno è possibile scendere, oltre che lungo il sentiero utilizzato per la salita, anche per un altro tracciato molto bello che, passando per gli alpeggi di Gembrè e Poschiavino, consente di fare il periplo al lago artificiale.
Fonte: waltellina.com | Autore: Luciano Bruseghini
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