Sorge all’Alpe Palù a 1965 m. presso l’omonimo lago. E’ posto su una tappa dell’Alta via della Valmalenco, è anche un passaggio del Sentiero Italia e è un’ottima sosta per chi proviene dalla Svizzera da Poschiavo o dal Passo del Maloya.
Gruppo Montuoso: Bernina – Disgrazia (Italia)
Valle: Valmalenco
DETTAGLI ITINERARIO
T – Itinerario turistico
Località di partenza: Località Barchi
Quota di partenza: 1698 m | Dislivello: 250 m
Tempo di percorrenza: 30 minuti
Periodo di Apertura: periodo natalizio, stagione invernale solo week-end, giugno-ottobre
Posti letto: 45 posti
Gestione: Giuseppe Dell’Andrino
Tel. +39 0342 452201
Itinerario Sintetico: 1. Rifugio Barchi (1750 m) | 2. Rifugio Lago Palù (1965 m)
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Posizionato sulle rive dell’omonimo lago, è una struttura privata aperta quasi tutto l’anno. Solamente nei mesi di novembre e maggio resta chiuso. E’ facilmente raggiungibile in diversi modi.
Il più comodo è quello di utilizzare la funivia che da Chiesa Valmalenco sale fino ai 2100 metri delle piste del comprensorio del Palù. Da qui, prima con un comodo trenino, poi con una facile passeggiata in discesa si raggiunge l’ampia conca che ospita lo specchio d’acqua. Verso il lato settentrionale del lago, grazie al suo caratteristico tetto rosso che sbuca tra gli abeti, si riconosce la struttura del rifugio (1965 metri, ore 1:00 dalla funivia).
Dispone di una ventina di posti letto: anche se più che di un rifugio si tratta di un ristorante rinomato per la cucina tipica valtellinese e per gli amari preparati dal gestore Beppe, in particolare la grappa alla vipera!
La capanna è raggiungibile anche dalla località Barchi (1700 metri), alpeggio poco sopra San Giuseppe, nel comune di Chiesa Valmalenco. Qui dove si lascia l’automobile sorge il Rifugio Barchi, gestito dal grande sciatore estremo Giancarlo Lenatti, detto Bianco. Purtroppo, ormai, vista la facilità con cui si raggiunge, questa struttura è da considerare più un albergo che un vero rifugio. Lasciata l’automobile, ci si incammina dapprima lungo una pista da sci, poi dopo poche centinaia di metri, si prende la mulattiera che si stacca sulla sinistra. Salendo dolcemente in un verdeggiante bosco di abeti e larici, con alcuni tornanti e diversi falsopiani, si raggiunge la conca che ospita il lago. A cinque minuti sorge la struttura del Rifugio Palù (1965 metri, 1:20).
Classica escursione che prende il via da questa capanna è la salita al Sasso Nero, l’imponente bastione roccioso che sorge alle sue spalle. Utilizzando il sentiero alle spalle della costruzione si punta all’alpe Loggione(2000 metri, 0:20 minuti) e si prosegue in direzione dell’evidente selletta verso E. Si tratta del Bocchel del Torno (2203 metri) che si raggiunge in mezz’oretta. Ora si prosegue lungo le piste da sci fino ad arrivare alla stazione a monte della seggiovia (2400 metri, ore 1:30). Da qui si gode uno splendido panorama sulla conca del lago Palù e sul Monte Disgrazia. Proseguendo lungo il sentierino che si sviluppa tra pascoli di alta quota e pietraie, si superano diversi gradini rocciosi e si perviene al vasto pianoro che anticipa la vetta. Il Sasso Nero(2920 metri, ore 2:30) è considerato il balcone della Valmalenco, perchè essendo posizionato al centro della vallata, permette di vedere tutte le vette che la racchiudono: dal Disgrazia, al gruppo del Bernina, al pizzo Scalino, fino alle Orobie che delimitano la bergamasca.
L’itinerario di discesa ricalca quello effettuato in salita.
Fonte: waltellina.com | Autore: Luciano Bruseghini
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