Sorge in bella posizione a 1874 m. su un terrazzo erboso, al centro di un anfiteatro coronato dalle pareti meridionali del Jôf Fuart, Madri dei Camosci, Cima di Riofreddo. Il panorama a meridione è invece aperto sul gruppo del Canin.
Gruppo Montuoso: Alpi Giulie Ovest (Italia)
Valle: Val Rio del Lago
DETTAGLI ITINERARIO
E – Itinerario Escursionistico
Località di partenza: Sella Nevea
Quota di partenza: 1175 m | Dislivello: 850 m
Tempo di percorrenza: 2 ore e 30 minuti
Periodo di Apertura: Dal 1 Giugno al 1 Ottobre
Posti letto: 42 posti letto (4 posti letto rifugio invernale)
Gestione: Società Alpina delle Giulie – Custode: Martucci Cristiano
Tel. +39 0428 68113 | +39 040 630464
Palestra di roccia: Sulle pareti dell’Ago di Villaco, che fronteggia il rifugio sono state attrezzati alcuni monotiri e un paio di vie di 3-4 tiri, con difficoltà fino al 6b.
NOTE: Chiuso in attesa di ristrutturazione
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
E’ consigliabile prendere il sentiero n° 625 che parte da Sella Nevea, il quale vi permetterà di godere non solo del panorama mozzafiato ma anche di frequenti incontri con branchi di stambecchi e camosci.
Da Sella Nivea – Segnavia N. 625
L’imbocco del sentiero è situato dietro la recinzione della casermetta della Guardia di Finanza di Sella Nevea (1175 m) a fianco del Condominio Bila Pec. Si entra in un magnifico bosco di abeti, attraverso il quale si sale con moderata pendenza per una mulattiera molto agevole. Dopo circa 30-45 minuti si esce in terreno aperto poco prima delle Casere Cregnedul, che si lasciano sulla sinistra.
Qui si giunge in una carrareccia dall’Altopiano del Montasio, che passa per le Casere Parte di Mezzo e le Casere Larice (segnavia N°624 ) con splendida vista sulla catena del Canin. La mulattiera risale l’ampio vallone erboso e giunge ad alcuni ruderi di guerra(1610 m). Si continua verso destra e poi con dolce salita si aggirano le pendici del monte fino ad oltrepassare un costone, ed entrare nell’ampio Vallone di Cregnedul.
Una serie di ampie serpentine porta al Passo degli Scalini («I S’cialins» – 2022 m). Si apre il panorama stupendo verso il Gruppo del Jóf Fuart, mentre più a destra spicca il maestoso Mangart. Dal Passo si scende brevemente attraversando orizzontalmente il vallone (Lis Plagnis) che scende dalla Forcella Lavinal dell’Orso. Lasciare a destra ( segnavia n° 628 ) la mulattiera che sale dalla Malga Grant Agar e attraversare le cenge sotto la Parete delle Gocce e lo spigolo dell’Ago di Villaco, per arrivare così al Rifugio Guido Corsi (1874 m).
Dal Rio Grantagar – Segnavia N. 628
Nella Valle Rio del Lago, sulla strada che va da Sella Nevea verso Cave del Predil (circa 3 Km) , a 50 m prima del ponte sul Rio Torto,sulla sinistra inizia il sentiero.Si parte dai resti di una polveriera situata a 1016 m, per circa 1.20 ore si percorre nel bosco una strada forestale (vietata agli automezzi civili), che sale fino alla Malga Grant Agar 1530 m. Là finalmente si apre il paesaggio e si vede il rifugio mentre a sinistra c’è la teleferica per il trasporto carichi al rifugio. Si prosegue sulla mulattiera che facilmente supera la bella conca soprastante; girare poi a destra passando sotto la nerastra Parete delle Gocce e ai piedi dell’Ago di Villaco e scendere infine al rifugio.
Fonte: rifugiocorsi.wordpress.com
Per le altre alternative di percorsi consultate sul sito del rifugio Guido Corsi
TRAVERSATE
Bivacco CAI Gorizia | Rifugio Pellegrini Luigi | Ricovero Re di Sassonia (Ex Brunner) | Lago del Predil | Rifugio F.lli Grego | Bivacco D. Mazzeni
ASCENSIONI
sentiero attrezzato “A. Goitan” per Jôf Fuart e Cima Castrein | Via normale (Cime Castrein, Campanile di Villacco, Madri dei camosci, Cima di Riofreddo, Vallone, Alta di Riobianco) | sentiero del “Centenario CAI Gorizia”
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