La Val d’Ayas è una valle laterale di sinistra della valle d’Aosta. Confina a nord con il Vallese (Svizzera), ad est con la valle del Lys, a sud con la valle della Dora Baltea e ad ovest con la Valtournenche.
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La Val d’Ayas è una delle due valli sulle quali si affaccia il massiccio del Monte Rosa, le cui vette culminano, a più di 4000 metri, con il Breithorn (4165 m), il Polluce (4090 m) ed il Castore (4225 m). E’ una valle di origine glaciale, caratterizzata da un imbocco stretto e impervio, ma che si apre in ampie conche verdeggianti dove i boschi di latifoglie, di larici e di abeti lasciano il posto alle praterie alpine. La presenza di grandi ghiacciai ha consentito la formazione di numerosi laghi, mete di molte escursioni. Vi scorre il torrente Evançon, che crea una meravigliosa conca nell’alta valle, nella quale sono situati i borghi più caratteristici della zona.Da Verrés, all’imbocco della valle, si susseguono numerosi abitati: Challand St. Victor, Challand St. Anselme, Brusson e Ayas, ognuno dei quali conta al suo interno diverse borgate.I primi insediamenti umani si fanno risalire all’epoca dei Salassi, gli antichi abitanti della Regione, mentre con la conquista romana del territorio, l’alta Val d’Ayas diventa un’importante via di passaggio per raggiungere il territorio degli Elvezi. Nel corso del XII secolo, Ayas e le sue terre diventano dominio dell’Abbazia di Saint-Maurice d’Agaune, nel Vallese, e questo portò ad un insediamento nel territorio di popolazioni di origine germanica, i Walser. Questi ultimi, con le loro tradizioni e la loro cultura, hanno influenzato architettura e costumi della zona. Solo nel secolo successivo le terre della valle vennero infeudate dalla potente casata degli Challant.
Il capoluogo della valle è Ayas (1709 m), comune al cui nome non corrisponde un abitato specifico, bensì 35 villaggi diversi, che costituiscono l’attuale territorio comunale. Il villaggio più conosciuto e popolato è Champoluc, che si sviluppa lungo le rive dell’Evançon ed ha il suo centro intorno alla vecchia chiesa del XVII secolo, oggi sconsacrata. Nato come centro di villeggiatura estivo, negli anni ’60 è diventato una prestigiosa meta di soggiorno invernale e stazione alpina di livello turistico internazionale grazie all’esteso domaine skiable del Monterosa Ski, che collega la Val d’Ayas con laValle di Gressoney e la Valsesia. A pochi km da Champoluc, sul lato orografico sinistro della valle, e più in quota, si trova Antagnod, capoluogo di Ayas. Questo abitato è stato inserito tra i “borghi più belli d’Italia” e al suo interno le tradizioni locali e l’artigianato sopravvivono ancora oggi, in particolare la produzione e l’utilizzo dei famosi “sabots”, ovvero tipiche calzature in legno. Oltrepassando Champoluc, al fondo della valle, si incontrano ancora Frachey e Saint-Jacques, quest’ultimo chiamato anche “Canton des Allemands” in quanto è stato caratterizzato dalla presenza, a partire dal XII secolo, delle colonie Walser di origine tedesca. Questi ultimi edificarono anche i piccoli villaggi di Resy,Soussun, Crest, Mascognaz, France e Cunéaz, nei quali ancora oggi si possono ammirare i tipici “rascards”, case contadine in legno e pietra caratterizzanti l’architettura vallese.
A 1338 metri troviamo l’abitato di Brusson, caratterizzato da un paesaggio dolce e soleggiato. Durante l’epoca salassa erano già utilizzate le miniere d’oro, localizzate vicino ai laghi di Frudière, ma l’origine del borgo sembra risalire all’epoca romana. In inverno, Brusson è il paradiso per gli amanti dello sci nordico, ma ospita anche gli impianti di risalita di Estoul, del comprensorio Palasinaz. D’estate offre una innumerevole varietà di passeggiate ed escursioni, durante le quali si possono raggiungere i numerosi laghi, tra i più belli della regione. Brusson è anche storia e cultura: si possono ammirare le importanti vestigia del passato come il Castello di Graines (X secolo), fatto edificare dai monaci dell’Abbazia di Saint-Maurice d’Agaune e la casa forte degli Challant.
Challand-Saint-Anselme (1036 m) si trova sul versante orografico destro della valle e si estende tra boschi di latifoglie, conifere, prati e pascoli, comprendendo un territorio di circa 27 km quadrati. Storicamente, protagonista indiscussa di questa comunità è stata la nobile famiglia degli Challant, prestigosa casata valdostana. Per la sua posizione geografica, Challand-Saint-Anselme è un ottimo punto di partenza per escursioni e gite estive, nonché comoda base per raggiungere la zona dell’alta valle e il Parco del Mont Avic (Champdepraz, a 10 km i distanza).
Challand-Saint-Victor (765 m) è un centro di mezza montagna e gode di un clima mite in ogni periodo dell’anno. Il suo territorio è strattamente legato alla nobile famiglia degli Challant, in quanto nel XIII secolo il Visconte di Aosta venne nominato signore del Castello di Villa-Challant. La famiglia abitò a lungo il Castello, i cui resti possono essere ammirati sulla collinetta sovrastante l’abitato. Challand-Saint-Victor ha conservato il suo carattere rurale, i prati, i boschi e gli antichi sentieri, è una località adatta ai soggiorni tranquilli, lontani dalle località mondane, ma sufficientemente vicina ai luoghi dove praticare sport e divertimenti.
Fonte: valdayas-monterosa.it
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